In ogni contesto politico - dai moti risorgimentali alle lotte sindacali, dalla Rivoluzione Russa ai regimi fascista e nazista, dalla guerra partigiana al Sessantotto e ai movimenti antagonisti degli anni più recenti - la musica è stata un formidabile strumento per muovere gli animi, costruire l'identità dei gruppi sociali, custodire la tradizione e la cultura proprie di ogni partito. Girolamo Rossi descrive alcune delle fasi più significative della storia politico-musicale, cercando di evidenziare come i differenti generi - sinfonica, jazz, corale, cantautorale - siano stati funzionali alle concezioni politiche che hanno animato la vita dei partiti e dei governi.