I muranesi appartengono a una di quelle rarissime civiltà che per la gioia dello storico e dell’antropologo si sono tramandate intatte, o quasi, sino alle soglie dei nostri tempi. Varcare la porta di una fornace, entrare nei suoi magazzini, esplorarne gli estremi recessi, le labirintiche tortuosità, sembra un viaggio nel tempo, un salto in un passato remoto. Assomiglia allo stupore che coglie l’archeologo felice, dopo anni di scavi, di fronte ad un varco che apre un’antica dimora, sottratta alle sabbie del deserto, intatta, come se l’ultimo inquilino l’avesse appena abbandonata. Le magie del vetro, le meravigliose e stupefacenti abilità creative di questi artigiani, passano del tutto in secondo piano, lasciando spazio alla sensazione di trovarsi di fronte ad una strana anomalia temporale. Così, sognando per un attimo di essere un fotografo, ho provato a restituire attraverso le immagini l’emozione infantile che ho provato di fronte a questi spazi e di fronte a queste persone, come di fronte a cosa non sbiadita dal tempo ma ancora ricca di colore e di vita. Henry Thoreau Henry Thoreau - laureato in architettura presso lo IUAV di Venezia - è architetto, pittore, fotografo è ha espsoto i suoi lavori in Italia e all’estero. In qualità di fotografo ha lavorato molti anni per AD France e per diversi periodici internazioneli (Io Donna, Vogue Casa, Domus, L’Officiel, Panorama, More than Classic). Collabora con il Politecnico di Milano.