L'opera del filosofo triestino Marino Gentile, fondatore della scuola padovana, viene analizzata da numerosi studiosi italiani che ne mettono in luce vari aspetti, dalla metafisica classica alla successiva elaborazione del pensiero platonico all'interno della propria particolare concezione etico-politica. Emergono inoltre interessanti rapporti tra il giovane filosofo e l'Assistente generale ecclesiastico della FUCI - all'epoca Giovanni Battista Montini - attraverso la pubblicazione di una parte dell'inedito epistolario.