Una raccolta che, per la prima volta, riunisce 145 opere per raccontare quali strade siano state intraprese dagli artisti cechi dopo più di 25 anni dalla 'caduta del muro'. Lavori dai quali emergono con forza, qualunque sia il contenuto o il tipo di indagine, un'estrema versatilità tecnica e linguistica, una commistione e fusione di stili, passioni, visioni, ideali. Con il segno, il colore, la materia, la geometria, in alcuni casi (felici) con la parola poetica, gli autori di questa nuova collezione Imago Mundi compongono insieme un mosaico collettivo che è espressione di una vertiginosa libertà di pensiero. Della volontà di andare controvento. Di una insopprimibile urgenza di espressione. Nella nuova Czechia, come nel Novecento di Kafka, l'artista è (spesso) ancora qualcuno che non può fare a meno di esserlo.