Questo terzo volume della collana, dedicato ad un edificio particolarmente caro ai romani, conferma l'assunto editoriale di voler documentare accuratamente alcuni restauri architettonici, ponendo il lettore al centro del problematico rapporto dialettico tra storia e restauro. Si avverte, infatti, dalla sua lettura integrale, come la ricerca storica non abbia seguito un percorso parallelo all'intervento di restauro, bensì coincidente; al tempo stesso, si avverte come l'intervento di restauro sia stato "impostato, guidato e condotto dalla conoscenza storica". Laura Donadono, progettista e Direttore dei Lavori, illustra la genesi del progetto di restauro delle facciate dell'edificio ed il suo continuo affinamento in corso d'opera. Un progetto che ha tenuto conto della puntuale lettura degli elementi architettonici, della ricerca storico-documentaria e dei tanti elementi di novità emersi dal cantiere di restauro. Sarebbe superfluo soffermarci su questo aspetto se non fosse per quanto è dato comunemente osservare: il cantiere di restauro diviene il "cantiere della conoscenza" solo se di ciò si ha piena consapevolezza, solo se il cantiere viene condotto con un severo rispetto dell'etica professionale del restauratore.
