Nel misterioso romanzo «Lo stregone del mare» di Jean d'Agraives, un classico dimenticato che Gilgamesh Edizioni ha salvato dall'oblio, si delinea un'avventura avvincente, che pare sfidare le barriere del tempo e dello spazio. Rifugge dal consueto e si tuffa in una "proto-fantascienza" di straordinaria concezione, evocando le opere immortali di un altro maestro, Jules Verne. La vicenda conduce il lettore in un mondo sconosciuto, dove coraggio e conoscenza si intrecciano in una danza mortale. Eroi letterari, scienziati illuminati, pronti a sfidare l'ignoto, si ergono con orgoglio per spingersi al di là del conoscibile. Perché profondità marine nascondono meraviglie e misteri, e le tecnologie moderne disegnano un futuro ancora incerto, ma inquietante. In questo romanzo, le passioni si fondono con l'elemento umano, dando vita a un'opera in cui il sentimento si mescola sapientemente all'avventura. Come le onde del mare che accarezzano la costa bretone, così si snodano le dinamiche di un pittoresco villaggio di pescatori, conferendo alla trama profondità e mistero E mentre il capitano Nemo di Verne è avvolto da un'aura romantica, Solok, il protagonista di questo meraviglioso e dimenticato romanzo, si erge come figura senza compromessi, guidato, apparentemente, dalla mera brama di potere. In un intreccio di vendetta e redenzione, il lettore si troverà immerso in un vortice di emozioni contrastanti.