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banzato davide (curatore); pellegrini ffranca (curatore) - lo spirito e il corpo 1550-1650

LO SPIRITO E IL CORPO 1550-1650 CENTO ANNI DI RITRATTI A PADOVA NELL'ETA' DI GALILEO. PADOVA, 28.02 - 15.07.2009

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Dettagli

Genere:Libro
Lingua: Italiano
Editore:

Skira

Pubblicazione: 04/2009





Trama

Le opere qui raccolte sono ritratti di personaggi padovani legati all'ambiente locale o realizzati da pittori attivi in città nel periodo preso in esame e mostrano i differenti approcci e le diverse esigenze della ritrattistica, a partire dalle personalità e dagli archetipi compositivi di Tiziano Vecellio (con il Ritratto del letterato e filosofo Sperone Speroni) e di Tintoretto (con il Ritratto di Alvise Cornaro) fino alle istanze barocche del Cirello (con la Glorificazione del magistrato Giovanni Marini). Nobili e aristocratici, borghesi illuminati, mercanti ben introdotti, ma anche intellettuali, artisti, uomini di cultura e rappresentanti del mondo accademico: grazie a una curata selezione di circa 70 fra dipinti e incisioni è possibile ridisegnare il quadro di un'epoca e di un gusto evocando incontri, relazioni, scambi, amicizie, legami tra artisti e personaggi effigiati.




Note Libraio

Brossura con alette, 15 ill. b/n, 72 ill. colori. Arte e scienza tornano a essere discipline complementari, speculazioni empiriche della medesima realtà, nel centro veneto che fin dal 1222 (anno di fondazione dell’università, terza in Italia per anzianità) è stato motore del progresso intellettuale europeo.
A Padova giunge nel 1592, per insegnare meccanica, Galileo Galilei, attratto dalla libertà di pensiero garantita dalla Repubblica veneziana (qui pubblica, nel 1610, il Sidereus Nuncius) e dalla possibilità di condurre senza impedimenti le proprie ricerche astronomiche. Quando nel 1609 volge lo sguardo al cielo con il cannocchiale da lui perfezionato, conferendo dignità e rigore alle osservazioni astrali - ma inimicandosi la Chiesa -, anche la società artistica cittadina sembra mossa da un parallelo interesse al vero, proprio dell’agire scientifico.
Nell’anno dei festeggiamenti del quarto centenario delle osservazioni galileiane, i Musei Civici ricreano, attraverso un percorso ragionato di circa 70 opere - pitture e incisioni dalla collezione permanente e da prestiti pubblici e privati, alcuni esposti per la prima volta -, l’ambiente culturale nel quale visse e operò lo scienziato pisano.
A cavallo tra XVI e XVII secolo la ritrattistica vive un momento felice: influenzati dalla teoria eliocentrica che re-inserisce l’uomo in un contesto ampiamente universale, gli esponenti di questa società evoluta, nobili, intellettuali, letterati, ecclesiastici (Schinella de’ Conti, Albertino Bottoni, Cesare Cremonini, Gabriele Falloppio, Giovanni Dolfin, Angelo Grillo, fra i molti) posano consapevoli del ruolo pubblico e sociale raggiunto.
Ai principali pittori locali o di area veneta, al servizio delle nobili famiglie (Capodilista, Buzzaccarini, Conti), è affidato il compito di documentare una società aristocratica e dotta, resa ancor più auto-celebrativa dall’egemonia culturale. Così Tiziano, nel Ritratto di Sperone Speroni, colloca di tre quarti il filosofo, isolandolo con rigore sullo sfondo scuro e collocandolo nel giusto posto a lui riservato dalla storia. La nobiltà è svelata sulla tela dal dettaglio, puntuale ed esplicativo, dalla luce naturale che rischiara i corpi e i volti e dal dato emotivo che ne indaga invece lo spirito, conferendo a nomi altisonanti un nuovo spessore psicologico e umano, enfatizzato dagli sguardi diretti e dalle posture d’ispirazione fiamminga.
I ritratti dei Tintoretto, Jacopo e Domenico, l’Uomo barbuto (di recente attribuzione), Alvise Cornaro (da Palazzo Pitti), Marino Michiel e Niccolò da Ponte, divengono invece, nelle fisionomie dei volti, nelle espressioni, nelle vesti sapientemente chiaroscurate, testimoni diretti dell’epoca.
Ai raffinati oli dei padovani Varotari, il padre Dario (allievo del Veronese) e i fratelli Alessandro (il Padovanino) e Chiara, si aggiungono opere di Francesco Da Ponte (il Bassano) e del fratello Leandro, di Francesco Apollodoro (il Porcia), di Matteo Ponzone, di Pietro Damini, di Tiberio Ti










Altre Informazioni

ISBN:

9788857201467

Condizione: Nuovo
Collana: ARTE ANTICA. CATALOGHI
Formato: Brossura
Pagine Arabe: 112


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