Sovente il regolamento testamentario reca preclusioni al pieno conseguimento da parte del legittimario dei diritti al medesimo riservati dalla legge, con conseguente svilimento delle aspettative di altri soggetti, come i creditori del successore necessario, i quali ravvisano nella vicenda successoria un'occasione di incremento del patrimonio del loro debitore. Di fronte al comportamento inerte o acquiescente di quest'ultimo, si riscontra in dottrina e in giurisprudenza la tendenza a reperire comunque nel sistema giuridico un'adeguata forma di tutela per le ragioni creditorie, con correlativo sacrificio dell'assetto successorio delineato dal testatore. In realtà, tale atteggiamento non tiene in adeguata considerazione la rilevanza apicale della libertà testamentaria nella gerarchia assiologica dell'ordinamento giuridico, siccome espressione di valori dotati di una capacità performante, suscettibile di dispiegare i suoi effetti nei confronti di qualsiasi manifestazione dell'azione umana, a principiare dai rapporti economici.