Nell'ultimo anno della sua vita Pasolini condusse, dalle colonne del "Corriere della Sera" e del "Mondo", una rovente requisitoria contro l'Italia che vedeva intorno, "distrutta esattamente come l'Italia del 1945". Partendo dall'analisi delle mutazioni culturali, Pasolini rintracciava i segni di un inarrestabile degrado: la crisi dei valori umanistici e popolari; le lusinghe del consumismo, più forte e corruttore di qualsiasi altro potere; le distruzioni operate dalla classe politica; una invincibile e generalizzata "ansia di conformismo"; le mistificazioni di certi intellettuali autoproclamatisi progressisti. Non è vero che la Storia va sempre avanti: l'individuo e la società possono regredire. Prefazione di Guido Crainz.
Altre Informazioni
ISBN:
9788811688730
Condizione: Nuovo
Collana: GLI ELEFANTI. SAGGI
Dimensioni: 208 x 22 x 134 mm
Formato: Brossura
Pagine Arabe: 225
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1 recensioni presenti.
18/04/2016Di carmelogranca
4 stelle su 5
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