L'opera analizza l'istituzione della poetica dell'oggetto nella poesia italiana degli anni '50-'60, seguendo le coordinate poste dalla Nuova Fenomenologia Critica di Luciano Anceschi in rapporto con la Fenomenologia di Husserl e il pragmatismo americano di Dewey. A partire dall'interpretazione del Novecento tra poetica della parola e poetica dell'oggetto, viene svolto un itinerario articolato tra Linea Lombarda e la sperimentazione dei Novissimi, garante il correlativo oggettivo di Eliot rielaborato nelle "poetiche americane". Lo studio, suddiviso in due sezioni (una di teoria letteraria, l'altra di analisi dei testi), include una appendice di testimonianze inedite e documenti rari.