Un libro che parla tantissimo di San Vito Chietino, di ciò che ha lasciato come segno indelebile nei cuori di chi è andato altrove nel mondo in cerca di fortuna. Maria D'Alessandro, partita bambina per seguire i genitori in Argentina, vive da oltre 70 anni in quella terra che ha accolto tanti nostri compaesani ed ha offerto loro momenti felici e momenti bui, dove loro hanno mantenuto vivo il ricordo dei loro paesi d'origine custodendo, a modo loro, le nostre tradizioni popolari e religiose, il nostro dialetto arcaico e il ricordo ci ciò che hanno lasciato nella terra delle radici. L'Abruzzo è molto di più di un confine segnato su una mappa: sono i luoghi del mondo; perché, come dice il poeta, "il paese mi rimane cucito sotto la camicia e porto con me anche quando sono andato su altre strade" (Vito Moretti). Una nostalgia che si traduce in un ritorno alle radici: andare, abbracciare i nostri parenti, assaggiare quel vino e quei piatti tradizionali, mantenere quella valigia mai disfatta, sempre pronta per il ritorno, preziosa testimonianza e compagna di viaggio di una vita sospesa tra il quotidiano e le nostre radici.