Esperienza di "illuminazione" o avventura sapienziale che sia, sulla loro superficie illusoriamente cristallina e trasparente si può così leggere una historia sui, la storia di un soggetto inquisitore inteso a interrogarsi in maniera neutra su un qualche inconfessabile segreto, dipanando nella scrittura la propria verità nel molteplice aggregarsi di situazioni, linguistiche ed estetiche, che dal Lettore reclamano un'attenzione ai minimi dettagli dall'Autore stesso distratta e beffata nell'infinito intrattenimento della sua retorica. Come in un eterno processo di tellurica trasformazione, richiamato proprio da quel "geosinclinali" che dà il titolo all'insieme, inteso come fondo misterioso, il testo vive per condensazioni di accumuli e sedimenti destinati ad emergere quando che sia, per via di linguaggio ove tutto può dunque avvenire: per figure di suono che si irraggiano come improvvise metafore di sé, incuranti di ogni convenzione. (Vincenzo Guarracino)