La sesta edizione del Rapporto sulla comunicazione propone un confronto internazionale delle diete mediatiche degli italiani, ossia del numero e del tipo di media normalmente utilizzati, in particolare con quelle dei cittadini francesi, spagnoli, tedeschi e britannici. Nonostante il considerevole sviluppo che abbiamo registrato in Italia negli ultimi anni, attraverso le precedenti edizioni di questo Rapporto, nella comparazione con gli altri paesi il nostro appare più arretrato: ci sono ancora troppe persone che vedono solo la tv, ovvero soltanto quella tradizionale, siamo i più scarsi lettori di carta stampata (libri, quotidiani), e siamo gli ultimi nella diffusione dell'uso dell'internet. Un secondo aspetto che caratterizza il presente Rapporto consiste in un'analisi originale sulla relazione fra bisogni individuali, scelta di determinati media e soddisfazione che se ne ricava; è la prima volta, infatti , che si studia il rapporto fra esigenze individuali, sul piano dell'informazione, dell'approfondimento, dell'intrattenimento, dell'orientamento negli acquisti, o nell'interesse per la musica, e capacità dei singoli media di soddisfare, in un certo grado, tali bisogni. Anche in questa edizione del Rapporto, come nelle altre, un capitolo è dedicato alla condizione della professione giornalistica: quest'anno alla comparazione internazionale delle modalità di accesso alla professione, in linea con l'impostazione complessiva del presente volume.