Aristofane era solito affrontare i problemi: trattava la pace, facendo riferimento ai raccolti distrutti, all'esclusione della città dalle rotte commerciali e al collasso dell'economia, al pericolo della fame, evidenziando quanto i membri dell'Assemblea ateniese ebbero profitti dalla guerra. Le ultime commedie che scrisse risalgono al 411, le altre sono state scritte tutte con diverso interesse, e in queste ultime trattò il cambiamento di mentalità, da comunitaria ad individualista, preferendo la realtà dell'individuo e della società, ovvero il suo nucleo basilare: la famiglia.