"A tutte le bambine cubane che sono cresciute finora senza avere paura di niente, auguro di crescere in un'isola non più in stato d'assedio, un'isola senza attentati né sabotaggi, un'isola sicura e in pace." È possibile raccontare un luogo a partire dall'infanzia di chi vi è nato? Con una forma originale e diversa di narrazione, Bianca Pitzorno ha ripercorso duecento anni di storia di Cuba attraverso le testimonianze delle sue bambine, di ieri e di oggi. Mercedes, una piccola creola, è nata nell'anno in cui inizia la Rivoluzione francese, quando l'isola è ancora saldamente in mano alla Spagna. Renée vede la luce nel 1901, insieme alla Repubblica sorta dopo mezzo secolo di guerre per l'indipendenza e subito controllata dai vicini Stati Uniti. Soledad cresce in una povera famiglia di contadini dopo il colpo di stato di Batista, e solo grazie al trionfo della Rivoluzione riuscirà non solo a studiare ma a diventare ambasciatrice culturale presso l'UNESCO. Questo libro è la voce di una "straniera" che conosce il rispetto per gli altri popoli e ne sa raccontare sia l'epica che il quotidiano.