"La traduzione" è un poliziesco eccentrico che segue, quasi apertamente, le regole borgesiane del genere fantastico: trame costruite come meccanismi perfetti (se all'inizio appare un chiodo, alla fine ci sarà un impiccato), dentro la cui gabbia logica, però, poco o nulla deve essere meno che straordinario, sorprendente, come parte di quel sogno che è sempre un racconto di finzione.