Alberto Mingardi e Gilberto Corbellini si chiedono nell’agile pamphlet La societa' chiusa in casa come coniugare le conquiste plurisecolari della società liberale con le legittime preoccupazioni sanitarie legate alla pandemia.
Ne La società chiusa in casa si nota come la paura abbia spazzato via in poco tempo il patrimonio di conoscenze acquisito negli ultimi due secoli tanto da far assistere impassibili ai più grossolani abusi di potere, ai riti apotropaici di massa e a decisioni tanto improvvisate quanto dalle conseguenze disastrose per il futuro (come i danni causati dalle chiusure scolastiche e il dissesto economico derivato dalle chiusure).
Quali lezioni ricavare dalla gestione deludente della pandemia? Quanto può resistere una società imprigionata dal virus? Mingardi e Corbellini spingono il lettore a farsi queste e altre domande sul mondo che si intende ricostruire, tenendo ben distinti allarmismo e verità scientifica.
Nell’inevitabile processo di transizione tra vecchio e nuovo che seguirà la pandemia, gli autori di La società chiusa in casa auspicano che si trovi un equilibrio tra salute e libertà, indicando nel liberalismo e nei suoi meccanismi di funzionamento come le basi per poter avere società più libere ma anche meno vulnerabili ai virus.
Recensione di Samuel