È meglio anticipare subito che in questo libro i punti interrogativi sono molti; né potrebbe essere diversamente, visto che la vicenda di cui si tratta in queste pagine è quella di Ettore Majorana. Era lui il fisico dotato di straordinarie capacità scientifiche che nel 1938, senza alcun segno premonitore, misteriosamente e definitivamente scomparve da Napoli. È lui lo scienziato che ha lasciato dietro di sé soltanto vaghe e labili tracce, oltre al comprensibile sgomento dei suoi congiunti che non cessarono mai di attendere un suo ritorno. D'altronde la persistenza che la scomparsa di Majorana ha poi avuto e in qualche misura tuttora conserva nella nostra memoria, fa credere che il dramma del geniale fisico catanese abbia toccato davvero un po' anche tutti noi. Ora, il tempo passato da quell'evento è ormai molto lungo e questa sparizione, ben poco scalfita dalle ricerche che fino ad oggi si sono fatte, sembra più che mai capace di sottrarsi ad una spiegazione che tuttavia, ci sia dato almeno pensarlo, ancora potrebbe esserci.
Se dopo tanti anni da quando avvenne, la sparizione del giovane scienziato non ha mai cessato di attirare l'interesse di innumerevoli persone ciò dipende forse anche dal fatto che finora questo enigma ha saputo ostinatamente sottrarsi a tutti i tentativi di soluzione che con tenacia molti hanno cercato di fare. Tanti sono stati i dibattiti e le convinzioni che nomi autorevoli hanno espresso sulla sorte toccata a Majorana. Ora non sembri dunque fuori luogo se, fosse pure a scopo puramente personale, qui viene proposto di formulare un parere anche a quelli che stanno per dedicare la loro attenzione a queste pagine e che magari apprendono per la prima volta la vicenda di questo fisico dalle doti sbalorditive. Vorremmo insomma che anche il lettore riflettesse per suo conto se possa esserci ancora una via di uscita da quel labirinto di incognite che Majorana ha creato con la sua sparizione.