Con Papa Francesco si sta assistendo a una riabilitazione di figure molto controverse del mondo cattolico. Figure che, più che la Chiesa, hanno rappresentato una sorta di "anti-Chiesa", soprattutto durante il lungo pontificato di Giovanni Paolo II. Sembra quasi che il papa voglia ribaltare la scala dei modelli proposti dai suoi predecessori, al punto che molti si domandano se l'obiettivo di Francesco non sia proprio quello di rottamare la Chiesa di Wojtyla da lui stesso canonizzato. Ma non soltanto Bergoglio sembra affascinato da figure accomunate dalla loro ostilità e insofferenza verso la Chiesa, ma a sua volta riesce ad affascinare quanti sono lontani dalla fede. Ma questa politica è davvero vincente? Oppure, come molti ritengono, oltre a non convertire i "lontani" se non su un mero piano di ammirazione personale e convenienza politica, comporterebbe il serio rischio di allontanare i cattolici dalla Chiesa?