Brossura, 77 ill. col., 60 b/n. Circa un centinaio di opere in gran parte inedite ricostruiscono gli aspetti innovativi delle pittura di paesaggio a Roma tra Otto e Novecento in una mostra e relativo catalogo a Palazzo Ricci , Macerata nel 2001. Corrente ormai nota ma mai sufficientemente indagata quella dei paesaggisti “romani” di fine secolo , accompagnata da un sempre crescente interesse del mercato , con questa mostra curata dalla specialista Gianna Piantoni della Galleria Nazionale d’Arte Moderna si dichiara nella sua complessa linearità mettendo in luce talenti più o meno noti che contribuirono alla sua affermazione e larga diffusione. Nino Costa , punto di riferimento internazionale per gli artisti romani e non che si dedicarono all’impresa di rinnovamento di questo genere pittorico , cercò una reale frattura con l’ambiente accademico ufficiale puntano , insieme ai suoi seguaci Cellini , Carlandi, Sartorio , De Maria, Ricci ed al marchigiano Parisani , ad un superamento del vero in un nuovo rapporto con la realtà ,psicologico e simbolico.