Tra il biennio 1467-68, durante il quale Bernardo Lapini scrive il mastodontico commento ai Trionfi petrarcheschi, e la fine del 1472, l'Ilicino porta avanti un progetto diplomatico originale. Attraverso la voce e l'exemplum delle donne senesi, protagoniste incontrastate delle sue opere letterarie, Lapini magnifica la città e ne esalta lealtà e affidabilità con l'obiettivo di spostare la bilancia delle alleanze estere a favore di Siena. I due testi raccolti in questo volume, l'uno noto come Novella di Angelica Montanini, l'altro, inedito e sconosciuto, ribattezzato come Discorso di Ginevra Luti, rappresentano due tappe fondamentali di questo originale percorso celebrativo, a completare il quale sono state aggiunte due sezioni. Nella prima sono proposti quei brani del Commento ai Trionfi in cui l'Ilicino compendia i personaggi mitologici o storici che, nella Novella o nel Discorso, sono riutilizzati come casi esemplari ed emblematici; nella seconda, invece, vengono forniti brevissimi profili biografici utili a comprendere più agevolmente questo panegirico costruito attraverso la straordinaria eloquenza delle donne senesi. Ne risulta così un affresco più nitido della vivace realtà cittadina della Siena di fine Quattrocento.