La mia vita dorata da re è un romanzo di promesse.
La promessa che Sigge fa a sè stesso: diventare una persona nuova, ricominciare tutto da capo.
Perché La mia vita dorata da re inizia con il trasloco di Sigge, sua madre e i fratelli da Stoccolma alla piccola Skarblacka.
Per Sigga è un nuovo inizio: se prima era il ragazzo preso di mira dai bulli e senza amici, ora la vita può assumere un corso tutto nuovo.
Avevo esattamente sessanta giorni per diventare una persona nuova. O, beh, cinquantanove.
Poi la pausa estiva sarebbe finita e la scuola sarebbe iniziata. Ovviamente non sarebbe stato facile, ma non era impossibile. Se puoi viaggiare sulla luna, dovresti anche riuscire a diventare popolare, no?
Ma come si diventa popolari? Come si fa a farsi amici? Come si fa a non farsi guardare come alieni?
Attraverso una galleria di personaggi spassosi e di eventi divertenti, La mia vita dorata da re fa riflettere su amicizia e solitudine, creando situazioni profondamente ironiche.
Anche in La mia vita dorata da re ritroviamo quella profonda leggerezza che colpisce dritto il cuore lasciano la mente a riflettere su questioni importanti. I narratori nordici hanno questo dono: i loro romanzi per ragazzi, e La mia vita dorata da re non fa eccezione, riescono ad aprire un varco di speranza facendo sorridere senza nascondere l'oscurità e il dolore.
Il romanzo La mia vita dorata da re si muove tra grazia, umorismo e intelligenza parlando anche di esclusione e diversità.
Recensione di Stefania C.