La relazione Giacobbe-Esa? si ? imposta come uno dei grandi archetipi dell'immaginario occidentale. La vendita della primogenitura, il "furto" della benedizione paterna, il sogno della scala, la lotta con l'angelo, l'incontro fra i fratelli si sono man mano affermate come immagini della coscienza collettiva occidentale. Un'attenzione testimoniata sia dalla tradizione esegetico-biblica, sia dalla sensibilit? artistica, che pi? volte, si pensi solo a Rembrandt, ? tornata a rappresentare la storia dei due figli di Isacco. Ma ancor pi?, questa relazione ? un momento importante per la storia dell'umanit?: per la prima volta si propone l'ideale di una fratellanza universale, capace di costruire vincoli di appartenenza che superano i tradizionali legami tribali ed identitari. Un percorso, che ha visto dividersi mondo ebraico e mondo cristiano, i quali hanno interpretato in modo specifico e a tratti antitetico la relazione fra i due fratelli, offrendo, al contempo due diversi modi di intendere l'identit? europea ed occidentale. Attraverso il rapporto fra Giacobbe ed Esa? si pensa, cos?, l'identit? del Vecchio Continente: i suoi confini ed il modo in cui decide di relazionarsi all'Alterit?.