L'intervista si sviluppa secondo un percorso tematico. Sasso ricorda come nacquero e crebbero i suoi interessi storici e filosofici; poi la discussione affronta le vicende politiche e le tematiche speculative che animarono la vita intellettuale negli anni d'inizio della sua carriera di studioso: il fascismo, la figura di Giovanni Gentile, la resistenza, il Partito d'Azione. Su questo sfondo si stagliano le figure che furono determinanti nella formazione di Sasso: oltre a Croce e Gentile, il grecista De Sanctis, Carlo Antoni, Chabod e soprattutto il suocero Guido Calogero. Il ricordo della sua personalità intellettuale è l'occasione per discutere e ridefinire i valori di quella cultura laica e liberlasocialista a cui Sasso appartiene.