L'UOMO E' UN GRANDE FAGIANO NEL MONDO

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Un uomo attende il passaporto che gli permetterà di emigrare. Nel tempo bloccato dell'attesa conta i giorni. Il luogo è un villaggio della minoranza tedesca in Romania e il tempo sono gli ultimi anni prima della caduta del regime di Ceausescu. Molti inutili sacchi di farina costa al mugnaio Windisch la speranza di poter abbandonare il paese ed emigrare in Germania. Ma solo quando sua figlia Amelie accetta di compiacere le voglie del parroco e del poliziotto i passaporti, finalmente, arrivano. Squarci di una luce brutale raccontano questo tempo di attesa sovrastato dall'immagine del fagiano, con le sue ali così inette al volo, che in rumeno è a sua volta immagine della creatura umana irretita nel fatale impaccio della vita.

Una famiglia rumena aspetta i passaporti per poter emigrare in Germania. In questo breve ma potentissimo romanzo il premio Nobel Herta Müller dimostra, ancora una volta e con nitidezza chirurgica, l'orribile disperazione che può infettare le anime degli uomini e la facilità con cui governi e burocrazia possono trionfare sull'umanità.

Nel tempo bloccato dell'attesa un uomo conta i giorni. Il luogo è un villaggio della minoranza tedesca in Romania e il tempo sono gli ultimi anni prima della caduta del regime di Ceaus¸escu. Molti inutili sacchi di farina costa al mugnaio Windisch la speranza di poter abbandonare il paese ed emigrare in Germania. Ma solo quando sua figlia Amelie accetta di compiacere le voglie del parroco e del poliziotto, anche i passaporti, finalmente, arrivano. Squarci di una luce brutale raccontano questo tempo di attesa. L'immagine che la sovrasta è quella del fagiano, con le sue ali così inette al volo e che in rumeno è a sua volta immagine della creatura umana irretita nel fatale impaccio della sua vita. L'uomo è un grande fagiano nel mondo venne pubblicato per la prima volta in Germania nel 1986. L'anno seguente Herta Müller riuscì a ottenere il permesso di abbandonare la Romania e trasferirsi nella Repubblica Federale Tedesca. Nel mondo delle frontiere chiuse di ieri e di oggi, l'attesa di un passaporto dischiude un microcosmo dell'oppressione umana.

Herta Müller (Romania, 1953), dopo gli studi di Letteratura all'Università di Timis¸oara, trova lavoro come traduttrice in un'azienda. In seguito al rifiuto di diventare un'informatrice della polizia segreta è però costretta a lasciarlo, e da allora sarà vessata dalle autorità. Fa il suo esordio nel 1982 con Bassure. Nel 1987 deve emigrare e si trasferisce a Berlino. Nel 2009 ha vinto il premio Nobel per la letteratura. In Italia sono stati pubblicati Il paese delle prugne verdi (Keller, 2008), Lo sguardo estraneo (Sellerio, 2009), In viaggio su una gamba sola (Marsilio, 1992, 2009) e Cristina e il suo doppio (Sellerio, 2010). Feltrinelli ha pubblicato anche L'altalena del respiro (2010), Oggi avrei preferito non incontrarmi (2011) e La paura non può dormire (2012).