Giorno dopo giorno, in stile per lo più colloquiale, con chiarezza, incisività e passione, l'autore, conoscitore profondo della Russia e dell'Europa Orientale, non solo condivide le sue impressioni sulla guerra in Ucraina, ma si apre al mondo che lo circonda, registrandone reazioni, opinioni e dibattiti, seguendo i media e denunciandone carenze, ambiguità e distorsioni. Un occhio speciale è rivolto all'Italia e soprattutto alla nostra TV e alla folla di conduttori, giornalisti, esperti, filosofi e militari che la popolano. La cronaca si trasforma quindi in una riflessione più ampia, che spazia dalla storia alla geopolitica alla cultura.