Architetto, designer, scrittore, sciatore, pilota di auto da corsa e di aerei acrobatici, Carlo Mollino ha riservato alla fotografia un ruolo del tutto privilegiato nel pantheon dei propri linguaggi e dei propri interessi. L’ha utilizzata sia come mezzo espressivo, producendo opere insieme classiche e sperimentali, sia come fondamentale strumento per la documentazione del proprio lavoro e della propria quotidianità.
Da teorico, ha dato un fondamentale impulso allo studio storico ed estetico di questo mezzo, contribuendo alla sua transizione nel sistema dell’arte. Con oltre 450 immagini, questo libro investiga l’intero rapporto tra Mollino e la fotografia, dalle prime riprese di architettura alle Polaroid degli ultimi anni, collocandolo nella storia di questa disciplina.
Architect, designer, writer, skier, racing driver and stunt pilot, Carlo Mollino placed photography in a wholly privileged role in the pantheon of his languages and interests. He used it at a means of expression, producing works that were both classical and experimental, and as a fundamental instrument for the documentation of his work and his daily life. From a theoretical point of view, he provided an important impulse to the historic and aesthetic study of this means, contributing to its transition into the system of art. With over 450 illustrations, this book fully investigates the relationship between Mollino and photography, from his first architectural shots to the Polaroids of his later years, placing him within the history of the discipline.
