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murakami haruki - l'assassinio del commendatore . vol. primo: idee che affiorano

L'ASSASSINIO DEL COMMENDATORE . VOL. PRIMO: IDEE CHE AFFIORANO Idee che affiorano


5 stelle su 5 1 recensioni presenti


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Dettagli

Genere:Libro
Lingua: Italiano
Editore:

Einaudi

Pubblicazione: 10/2018





Trama

Una borsa con qualche vestito e le matite per disegnare. Quando la moglie gli dice che lo lascia, il protagonista di questa storia non prende altro: carica tutto in macchina e se ne va di casa. Del resto che altro può fare? Ha trentasei anni, una donna che l'ha tradito, un lavoro come pittore di ritratti su commissione che porta avanti senza troppa convinzione dopo aver messo da parte ben altre aspirazioni artistiche, e la sensazione generale di essere un fallito. Così inizia a vagabondare nell'Hokkaidô, tra paesini di pescatori sulla costa e ryôkan (le tipiche pensioni a conduzione famigliare giapponesi) sulle montagne. Finché un vecchio amico gli offre una sistemazione: potrebbe andare a vivere nella casa del padre, lasciata vuota da quando questi è entrato in ospizio in preda alla demenza senile. Il giovane ritrattista accetta, anche perché il padre dell'amico è Amada Tomohiko, uno dei pittori più famosi e importanti del Giappone: abitare qualche tempo nella casa che fu sua, per quanto isolata in mezzo ai boschi, è una tentazione troppo forte. Quando si trasferisce lì, il nostro protagonista capisce che la sua decisione ha dato il via a una serie di eventi che cambieranno per sempre la sua vita... anzi, la sua realtà. Prima lo intuisce quando scopre un quadro che Amada Tomohiko aveva nascosto nel sottotetto subito dopo averlo dipinto, molti decenni prima: è una scena misteriosa e apparentemente indecifrabile, che però trasuda una violenza maligna e indicibile. Poi ne avrà la certezza quando, una notte, sente il suono flebile eppure inconfondibile di una campanella provenire dal folto del bosco. Facendosi coraggio decide di seguire quel suono che sembra aver attraversato dimensioni sconosciute: dietro un piccolo tempio abbandonato, in mezzo agli alberi, c'è un tumulo di pietre. C'è davvero qualcuno - o qualcosa - che agita una campanella lì sotto? «L'assassinio del Commendatore» (di cui questo «Idee che affiorano» è il primo volume) è il ritorno di Murakami Haruki alle atmosfere fantastiche e sospese di «1Q84»: un'indagine sulla forza riparatrice dell'arte e quella distruttrice della violenza; su come sopravvivere ai traumi individuali (ad esempio la fine di un amore) e a quelli collettivi (una guerra, un disastro); sul fare tesoro della propria fragilità e diventare ciò che si è.




Recensione Libraio

Un giovane pittore, lasciato dalla moglie, fa i bagagli, sale in macchina e se ne va dalla sua casa e dalla sua città. Girovaga per un po’, in una solitudine dolorosa, finché un amico non gli offre una sistemazione giusta per il suo bisogno di silenzio. Una casa in montagna, nel bosco, isolata da tutto. Ci ha abitato per lungo tempo il famoso pittore Amada Tomohino, prima che la demenza senile lo travolgesse.
L’atmosfera sospesa delle giornate ci restituisce l’essenza del mondo di Haruki Murakami, inquieto e fantastico. C’è un tumulo nel bosco, e sotto un buco profondo. C’è una campanella che suona nel cuore della notte, interrompendo il silenzio irreale. C’è una presenza che si definisce pura idea e vede tutto, affiorando da un dipinto, “qualcosa di simile a un disinganno”. Un quadro in stile nihonga riproduce l’assassinio del commendatore, ricreando una scena del Don Giovanni di Mozart nei più rigidi canoni della pittura tradizionale.
So bene dov’eri e cosa stavi facendo, è una frase che ossessiona il protagonista, un volto dal passato, che il suo pennello fa rivivere su tela. Un memento, un modo per fare i conti con i suoi errori. Il suo talento nei ritratti è quello di far affiorare l’idea del soggetto, il suo vero sé, come in uno specchio che restituisce la verità. Per questo come ritrattista ha una buona fama, e per questo il suo lavoro parte dalla conoscenza, dalla comprensione di chi ha di fronte, sedute di parole, prima che di colori.
Lo dimostra quando ritrae Menshiki, l’enigmatico vicino, che nasconde segreti e dolori con un’esistenza dorata e misteriosa in una villa troppo grande per lui, solo senza un passato e con un presente indefinito. Il risultato su tela è un’opera che sgomenta per la sua potenza.
La conoscenza di sé, del proprio sé più profondo è un viaggio complesso, che Haruki Murakami indaga attraverso un racconto di solitudini e di rimpianti. Vedersi nella propria essenza è ambizione e trauma, ossessione e mistero, viaggio al centro dell’oscurità. E’ discesa negli abissi interiori. Forse dal punto di vista concettuale questo è il romanzo più ambizioso di Haruki Murakami, che sacrifica la sua consueta creatività visionaria per lasciare spazio a ispirazioni diverse: da Alice nel paese delle meraviglie a Mozart, dal Grande Gatsby a Dorian Gray. Lo scrittore fa un passo indietro e lascia a loro il campo, ricreando e rivestendo questi omaggi di un velo di cupa immobilità, facendo muovere giovani adolescenti su una scena ambigua, entrambe Alice in the wonderland, speculari e sfuggenti, con un piccolo Stregatto che compare per un’ora nelle sembianze del commendatore.
Realtà e allucinazione si uniscono in questa storia di inquietudini che ci insegna come “la verità è una rappresentazione e la rappresentazione è verità”.
Il risultato è parziale, e il lettore dovrà avere la forza di sospendere il giudizio: bisogna attendere il libro due di questo enorme progetto per fermarsi e fare i conti con la mente sempre sorprendente di Haruki Murakami, a cui non si può non riconoscere la capacità di sconcertare e spiazzare sempre il lettore.
Alla fine è sempre tutto inutile? Qualunque tentativo?
Raccogliere acqua in un recipiente pieno di buchi ha qualche utilità?


Recensione di Francesca Cingoli









Altre Informazioni

ISBN:

9788806237615

Condizione: Nuovo
Collana: SUPERCORALLI
Formato: Rilegato
Pagine Arabe: 411
Traduttore: Pastore A.





I vostri commenti al Libro

1 recensioni presenti.

16/03/2019 Di carlo_checchi
5 stelle su 5

Letto tutto di un fiato. Murakami in gran forma



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