Otto anni di paziente ricerca, condotta attraverso una metodologia antropologica, hanno portato Gianluca Bonetti alla stesura di un libro raffinato nelle veste grafica e originale nelle tematiche. Il titolo, di difficile traduzione in italiano, vuole esprimere il concetto secondo cui l'uomo è in grado di resistere all'imperversante senso di smarrimento e di solitudine esistenziale che caratterizza il nostro mondo urbanizzato e globalizzato. Attraverso la nostra propria natura individuale (Intimate) possiamo, infatti, riprendere contatto con la pienezza del reale, con l'universale(Wilderness), ritrovando in questo modo la totalità dell'essere. Nel concreto si tratta della raccolta di una settantina di testimonianze, provenienti da tutte le parti del mondo, che svelano altrettanti percorsi di vita incrociati dall'autore durante il lungo cammino. Ogni personaggio si racconta liberamente, appare fotografato con gli oggetti della sua predilezione e riporta una particolare esperienza. Apparentemente sono storie comuni, la loro straordinarietà consiste nel ritratto d'insieme. I racconti rivelano altrettante modalità per ricaricare le batterie, per rigenerarsi: sono percorsi di resistenza intrapresi per reagire all'aridità spirituale e culturale prodotta dalle mitologie progettate e realizzate dalla contemporaneità.