A partire dalle due versioni delle reminiscenze legate al suo viaggio ad Atene con il fratello Alexander nel 1904 - la prima una lettera a Romain Rolland in occasione del suo compleanno, la seconda una trattazione più specificamente psicoanalitica -, Freud ci accompagna nell'analisi di un fenomeno chiamato "disturbo della memoria": arrivato sull'Acropoli, lo coglie un sentimento di estraniazione ("Entfremdungsgefühle") rispetto a ciò che ha davanti agli occhi. Stupendosi, paradossalmente, dell'esistenza effettiva dell'Acropoli, egli si ricollega a ricordi del passato distorti, falsificati proprio dall'incredulità che caratterizza chi sta vedendo o vivendo qualcosa che considerava impossibile da esperire. Il primo testo, pubblicato con il titolo Brief an Romain Rolland: "Eine Erinnerungsstörung auf der Akropolis in Almanach der Psychoanalyse" 1937, fu bandito durante il periodo nazista a causa del suo legame con il nome di Rolland, autore ebreo. Con la riproduzione del manoscritto olografo.