Questo saggio è dedicato a chi considera la scuola un tempo e uno spazio essenziali per la crescita di ogni bambino e bambina. A chi ritiene diritto imprescindibile di tutte le persone giovani quello di poter entrare in una classe in cui sentirsi liberi e curiosi di apprendere e in cui poter esprimere i propri pensieri in modo critico e creativo, in cui poter divenire. È pensato, in particolare, per tutti quegli adulti (genitori e insegnanti, dirigenti, insegnanti in formazione, operatori dei servizi e del privato sociale, ecc.) che incontrano e incontreranno, nella propria vita e sulla propria strada, bambini e ragazzi con storie di adozione, di affido, che si trovano in strutture di tutela e che migrano senza familiari. Presenta riflessioni, approfondimenti su differenti aspetti della vita in classe. Illustra come usare le Linee di indirizzo per il diritto allo studio degli alunni e delle alunne che sono stati adottati e le Linee guida per il diritto allo studio delle alunne e degli alunni fuori della famiglia di origine. Offre suggerimenti pratici all'interno di una cornice concettuale in cui il rispetto della persona e della sua storia personale sono considerati essenziali, a partire dalle parole usate.