Francia, XVI secolo. In piena guerra di religione fra cattolici e calvinisti, Jean-Marie Cousteau, un capitano di cavalleria leggera dimesso dall'esercito, chiede ospitalità a un castellano. Chi lo accoglie è Montaigne, il filosofo-scrittore che ha trovato pace nella propria torre. Inaspettatamente Montaigne gli offre un posto di segretario per prendere sotto dettatura i «Saggi» che sta scrivendo. Fra loro si stabilisce un rapporto di fiducia e di complicità. Cousteau scopre ben presto che Montaigne soffre di frequenti crisi di malinconia provocate da un ricordo doloroso: la morte del grande amico La Boétie. Per distrarlo, dopo la pubblicazione dei «Saggi», Cousteau gli suggerisce un lungo viaggio in Italia, con Roma come ultima destinazione. Essi giungono nella città del Papa nel novembre 1580, visitano i luoghi e incontrano le personalità più importanti del momento. Montaigne si confida con Cousteau e rivela se stesso...
