Perché questo studio? Per ricordare le imprese eroiche dei popoli italici (ma anche stranieri), compiute per la conquista dei diritti naturali degli esseri umani - che, nel Sette-Ottocento, erano negati dalla maggior parte dei regimi assoluti del tempo - e per la riunificazione, in una sola Nazione (l'Italia), dei tanti staterelli preesistenti, allora quasi tutti sotto il dominio straniero. Il progetto fu realizzato, ma a prezzo di sofferenze fisiche e morali, e perdita di molte vite umane, perché vi si contrapponevano, violentemente, i vecchi regimi, interessati alla conservazione degli antichi privilegi e all'attuazione delle decisioni del Congresso di Vienna (1815). Per dimostrare che le lotte per la conquista dei diritti umani erano e sono giuste, anche perché ideate e sostenute dai personaggi più colti e autorevoli di tutti i tempi: dai filosofi dell'antica Grecia fino ai grandi intellettuali dell'Ottocento. A titolo di esempio, ricordiamone solo alcuni degli ultimi secoli: Rousseau, Montesquieu, Locke, Kant, Filangieri, Diderot, Gioberti, Rosmini "Mazzini, Manzoni, Verdi" Per ammonire i giovani di oggi sul pericolo di una nuova suddivisione del nostro Paese in varie regioni indipendenti, vanificando l'abnegazione e gli sforzi degli indimenticabili nostri patrioti e filosofi dell'Ottocento.