Il maialino di Natale è il ritorno alla narrativa dell'autrice di Harry Potter.
LRowling, dopo
Harry Potter, aveva fatto un'incursione in narrativa con
l'Ickabog, ma l'esperienza era nata in maniera differente: Ickabog era stato messo a disposizione, in modo episodico, durante il lockdown e solo successivamente raccolto in unico volume.
Il maialino di Natale invece è la prima opera originale, inedita, della celebre autrice inglese.
Il maialino di Natale ha un nome: Mimalino, detto Lino. Ed è il pupazzo amato da Jack, il suo amico di pezza per i giorni belli e meno belli.
Purtroppo alla Vigilia di Natale Lino sparisce.
E' noto però come la Vigilia sia di tutti il giorno più magico: se non accade un miracolo a Natale quando dovrebbe accadere?
Il maialino di Natale è un viaggio avventuroso costellato di grandi ideali, percorsi ardui, difficoltà, elementi magici e tanto, tanto coraggio.
A intraprendere il viaggio nella Terra dei Perduti è Jack insieme a un nuovo maialino di Natale (un peluche sostitutivo fresco di negozio), aiutati da una bussola coraggiosa, un porta pranzo parlante, un essere alato dal nomen omen di Speranza.
E il male? C'è anche lui, si chiama Perdente e ha le fattezze di un mostro di rottami.
Il maialino di Natale è una storia di speranza, amicizia, magia natalizia e, soprattutto, di emozioni: perché per Rowling gli oggetti hanno un anima (ricordate gli Horcrux?) e possono diventare la rappresentazione di amore e buoni sentimenti.
Il maialino di Natale è La storia di Natale per eccellenza.
Consigliato a partire dagli 8 anni per una lettura autonoma.
Dai 5 per una lettura condivisa.
Recensione di Stefania C.