IL LIBRAIO DI KABUL Il best seller internazonale che racconta come nessun altro la vita delle donne in Afghanistan

Novembre 2001. Asne Seierstad entra a Kabul e nella vita di Sultan Khan, il libraio che ha pagato con il carcere lo scontro per la dignità della sua nazione. La giovane reporter norvegese diventa per quasi un anno "la figlia bionda" di Sultan, ospite nella sua casa e testimone di amori proibiti, crimini, punizioni, ribellioni giovanili e ingiustizie che segnano la vita quotidiana della famiglia Khan, divisa tra l'onore e le umiliazioni subite, soprattutto dalle donne, sotto il regime talebano. "Il libraio di Kabul" è il resoconto di quell'esperienza straordinaria, la voce di un popolo che cerca di risollevarsi dopo la guerra, i sogni di riscatto che squarciano il buio di una società in lotta per la sopravvivenza.

Asne capita casualmente in una libreria dopo la caduta del regime talebano e lì inizia a interessarsi alla cultura afgana dietro il suggerimento del proprietario, a cui Asne chiede di poter vivere a casa sua per potersi calare completamente nella vita domestica della sua famiglia e poterne ricavare un libro. L'autrice è accolta piacevolmente in casa, ma il confronto con una società così diversa da quella occidentale si fa sentire soprattutto su temi come l'amore, la sessualità e l'erotismo.

Asne Seierstad (Oslo, 10 febbraio 1970) è una giornalista e scrittrice norvegese. Nel 2001, in seguito agli attentati dell'11 settembre, è stata inviata negli Stati Uniti ed ha seguito sul campo la conquista di Kabul da parte dell'Alleanza del Nord dopo la caduta del Governo talebano. Il libraio di Kabul è il racconto della sua esperienza in una famiglia di Kabul nell'Afghanistan post-talebano.