La politica estera di uno Stato è il prodotto non solo di fattori strutturali e dei condizionamenti imposti dal sistema internazionale, ma anche della dialettica di soggetti politici, economici e sociali interni. Il volume si propone di analizzare, sulla scorta di un'attenta disamina di fonti primarie e secondarie, l'influenza esercitata dalla Confindustria sul processo di adesione dell'Italia alla costruzione europea nel corso degli anni cinquanta. In che misura - si chiede l'autore - e secondo quali priorità gli industriali privati riuscirono a condizionare le modalità di inserimento dell'economia italiana nel regionalismo europeo?