I "defuntoni", le "gozzutone", i "bernoccoluti" e poi ancora figure mostruose come i "porturanghi" una commistione di portinaie e di oranghi, i "gallofanti" un incrocio tra galline ed elefanti. Ma ci sono anche le "zitellone da spiaggia", le "bustone esplosive" che fanno saltare i reggiseni con gran danno, le "dentierone volanti" e le "tabaccone volanti" di felliniana memoria, varianti di quelle che saranno le vere protagoniste delle vignette di Guareschi di quel periodo: le vedovone e le prevedovone. Sono questi alcuni protagonisti de "Il dottor Mabuse" fumetto disegnato da Giovannino Guareschi, che uscì sul "Bertoldo" in 14 puntate tra il 1936 e il 1937. Oggi, lo riproponiamo per la prima volta nella sua completezza in occasione del cinquantenario della morte del suo autore, avvenuta a Cervia il 22 luglio 1968. Ispirato dal protagonista dei film di Fritz Lang, Mabuse è il simbolo del male e incarna un dittatore senza scrupoli che vuole conquistare il mondo, proprio quando Mussolini e Hitler cominciano a preparare gli eserciti per la seconda guerra mondiale.