La Repubblica di Venezia nel '500 raggiunse l'apice della sua espansione coloniale e sociale. Ciononostante crimini efferati, perversioni sessuali e guerre la stavano trasformando in un luogo pericoloso e malfamato. Il romanzo narra di un oste veneziano che preparava un manicaretto apprezzato e ricercato non solo all'interno della Repubblica: lo Sguazeto, un'intingolo con pezzi di carne succosi e saporiti. Biagio, l'oste, un personaggio alquanto insignificante, pacifico e pauroso, fu coinvolto suo malgrado in misteriosi avvenimenti: la sparizione di alcuni bambini dalla città e lo spionaggio. Il romanzo, ambientato tra le strette calle di Venezia e l'isola di Murano, fa rivivere a pieno la capacità di Venezia di trasformarsi da città vivace e piena di vita di giorno a tetro e malfamato bordello di notte! Tra inquietanti filastrocche, personaggi equivoci, false piste, dame velate e spie, le indagini deraglieranno su un binario morto, finché un giovane vetraio e una giovane francese, collaboreranno nel risolvere i misteri che sveleranno un retroscena inaspettato e clamoroso. Nel racconto sono riportati luoghi, personaggi ed eventi storici reali. È una storia vera.