De Luca Editori d’Arte presenta il catalogo, con testi a cura di James Putnam e Giandomenico Romanelli, sull’ultimo ventennio dell’opera scultorea di Igor Mitoraj esposta in diverse sedi a Venezia tra il 24 settembre e il 18 dicembre 2005. Ventuno opere, delle quali 16 monumentali, e 25 disegni inediti in una mostra che delinea un percorso artistico attraverso il cuore della città, da Campo Santa Maria del Giglio al San Vidal, dal Canal Grande al Museo di Cà Pesaro fino a Mestre, a San Giuliano, al Piazzale Candiani e all’Aeroporto Marco Polo. Nato nel 1944 a Cracovia, Mitoraj inizia a studiare nella sua città natale sotto la guida del grande pittore, scenografo e regista teatrale Tadeusz Kantor, per poi perfezionare, partire dal 1968, i suoi studi a Parigi. Dal 1974 è quasi prevalentemente scultore e, dopo aver trascorso lunghi periodi in Grecia e negli Stati Uniti, giunge nel 1979 a Pietrasanta, dove ‘scoprirà’ le qualità espressive del marmo. Il linguaggio di Mitotaj non è un’adesione ad un modello, ma il frutto della ricerca di un percorso esistenziale, a volte persino in conflitto con tutto ciò che l’arte contemporanea propone, che incarna il continuo dialogo tra l’artista e il proprio tempo. In una continua tensione tra passato e presente, tra storia e racconto, Igor Mitoraj trova nello spirito Gotico di Venezia una nuova ed emozionante ispirazione per la sua poetica. Una manifestazione a cura della Galleria d’Arte Contini di Venezia.
