Oggigiorno, velocità e individualismo sono le nuove divinità; la vita è un insieme di frammenti, sconnessi, slegati gli uni dagli altri, incapaci di dare forma a una storia. Vivendo sempre rivolto verso se stesso, l'uomo non è nemmeno più in grado di vedere cosa lo circonda: la sporcizia e il marcio, cui probabilmente si è anche ben adattato, scegliendo, consapevolmente o meno, di ignorarli. È l'uomo, dunque, il vero topo del mondo. Una serie di riflessioni - originali, affascinanti, toccanti e anche contradditorie - per ritrovare gli elementi di un'identità personale e sociale e cercare di comprendere, almeno in parte, il senso delle cose nella sua unità.
