24 ORE Cultura pubblica un volume sulla famiglia Vailetti, stirpe di pittori lodigiani attivi nel '900, guidata dal padre Giuseppe e portata avanti dai figli Santino e Benito. L'intento del volume è dare lustro a una famiglia, quella dei Vailetti, che ha caratterizzato la pittura figurativa e di paesaggio nella tradizione artistica del lodigiano. Giuseppe Vailetti (1889 - 1950) è stato caposcuola di una forma espressiva che ha coinvolto anche i due figli, Santino e Benito di cui esiste una vasta e qualificata produzione presso collezioni pubbliche e private.
Nel volume, oltre a un ricco apparato iconografico con più di 100 tavole corredate da una dettagliata scheda anagrafica, sarà presente un'interessante conversazione con Maria Emilia Maisano Moro del FAI. Il saggio principale di commento all'opera pittorica di questa famiglia di pittori porterà invece la firma della studiosa Sara Fontana.
Giuseppe Vailetti formatosi alla Scuola Libera del Nudo presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano intraprende la professione di decoratore, e insegna disegno ornamentale e decorazione ceramica nelle scuole professionali di Lodi. Realizza la sua prima mostra nel 1922, esponendo paesaggi nitidi e poetici della campagna lodigiana e prosegue con l'attività espositiva, partecipando, nel 26, alla Mostra Nazionale d'Arte a Milano. Diviene presto il pittore di paesaggio per eccellenza sul territorio e trasmette il mestiere ai due figli Santino (1927 - 1969) e Benito (1934 - 2003), che poi frequenteranno la Scuola Libera del Nudo all'Accademia di Brera e si faranno conoscere per paesaggi simili a quelli del padre. Muore il 31 agosto del 1950 e dopo qualche giorno, all'inaugurazione del Premio Città di Lodi gli viene dedicato uno spazio di particolare rilievo. Il Museo civico di Lodi gli dedicherà una mostra retrospettiva nel 1962.
Maria Emilia Maisano Moro è nata a Lodi, e si è laureata in Lettere Moderne presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha insegnato negli Istituti Superiori di Lodi e provincia la Storia dell'Arte e le materie letterarie fino al 2005. Iscritta all'Albo dei Giornalisti e pubblicisti, ha collaborato a lungo con "Il Corriere dell'Adda" come redattrice di articoli di cultura, critica d'arte e costume, e collabora talvolta con il quotidiano