Osvaldo Gnocchi Viani, amico di Prospero Moisé Loria e fra i primi coraggiosi animatori della Società Umanitaria, rappresenta una delle figure più caratteristiche e insieme tuttora sconosciute, di quel singolare ambiente milanese, che tra la fine dell'800 e i primi del '900 ha fatto da fertile laboratorio per un rinnovamento civile e culturale, in grado di inserire l'Italia nel grande dibattito dell'Europa contemporanea. Da qui nasce l'importanza del saggio di Gnocchi Viani sui sansimoniani, un inedito rimasto a lungo nel silenzio degli archivi dell'Umanitaria e riproposto da Giovanna Angelini.