Si dice che si nasce soli e soli si muore; ma immaginare un'uscita di scena collettiva per la specie umana è una narrazione molto più interessante, che al glorioso inizio della nostra parabola oppone un vero gran finale e che ha dunque sollecitato la fantasia di alcuni tra i più grandi scrittori di ogni tempo. Andrea Esposito ha scavato fra le più selvagge e folli di queste fantasie e selezionato una partitura di pagine sulla fine del mondo: dall'orrore visionario di H.P. Lovecraft alla fantascienza steampunk di Jules Verne, da un oscuro dramma di Aleksandr Puskin all'ultimo uomo sopravvissuto di Mary Shelley. Prende forma una sinfonia percussiva che include la poesia di Sara Teasdale e di Lord Byron, la prosa di Leopardi e di Hawthorne, e che accoglie negli intermezzi rare gemme nascoste: miti norreni, vangeli apocrifi e le terribili visioni che anticiparono l'arrivo dei conquistadores spagnoli in Messico. "I racconti dell'apocalisse" compongono l'antologia definitiva del nostro terrore più viscerale; ci aiutano a esorcizzarlo, nel contempo facendocene assaporare il fascino primitivo e risvegliando il cupio dissolvi nascosto dentro ognuno di noi.