Nel Settecento il disegno d'architettura si diversifica raggiungendo una tale perfezione da diventare quasi indipendente rispetto all'edilizia della quale, all'inizio, era solo un elemento ausiliario. Praticato da prima come un'arte meccanica il disegno, elaborato anche secondo la tecnica illusionistica della prospettiva, poi colorato come un'opera pittorica vera e propria, divenne l'espressione ideale di un progetto.