Diagramma, molteplicità, virtuale, attuale, ordine, caos, informazione, enciclopedia, entropia. È in questa costellazione concettuale che si delineano i profili della filosofia francese del Novecento, segnata dal trasferimento di metodi e modelli da un dominio di conoscenze all'altro, in un momento storico in cui le ibridazioni disciplinari mettono in gioco le tradizionali partizioni tra soggetto e oggetto, tra l'essere umano e la macchina, tra determinismo e libertà. Nel corso del secolo, questo scambio tra prestazioni tecniche, metodologiche e scientifiche ha incrinato, fino a rendere illusorio, il programma filosofico di ricomposizione enciclopedica di stampo positivista e idealista. Il modello dell'universalità non si applica più, infatti, all'esercizio della filosofia, impegnata a ripensare le proprie categorie a partire dai nuovi modelli di interpretazione del mondo offerti dalle scienze e dai risultati delle loro applicazioni tecniche, fino ad aprirsi alle scienze sociali anche in vista della costruzione di un'enciclopedia del futuro. Il volume intende ripercorre le nuove connessioni "eretiche" tra le culture scientifiche, le innovazioni tecnologiche, le recenti sfide cibernetiche che le diverse filosofie hanno elaborato in Francia tra l'Ottocento e il Novecento fino alla contemporaneità. Come formulare un pensiero delle relazioni e della complessità, l'unico capace di accogliere le sfide della realtà tecnologica e del mondo interconnesso in cui viviamo? Eresie.