Pubblicato nell’ambito delle manifestazioni per i cento anni della Cgil, la Confederazione Generale del Lavoro, I Costruttori. Il corpo del lavoro in cento anni di arte italiana costituisce un’occasione per rivisitare la storia del lavoro e dell’arte nel loro intreccio continuo lungo un secolo di storia nazionale.
Attraverso oltre 100 opere d’arte italiane dai primi del Novecento ad oggi, il volume – catalogo dell’esposizione riminese, si propone di verificare la presenza o l’assenza nell’arte figurativa italiana dei “problemi” legati alla materialità o immaterialità del lavoro, alla sua corporeità o incorporeità, così come, in qualche modo, alla maggiore o minore fisicità dei processi produttivi.
Da qui il titolo “I costruttori” e il tema centrale “Il corpo del lavoro”. Un tema che allude al corpo del lavoratore, ma anche alla manualità nel lavoro e con accenni al corpo del lavoratore in lotta e all’ambiente che lo “ospita”. Si tratta di un filo conduttore affascinante, un approccio diverso da quello più tradizionale sul tema “arte e lavoro umano”, quindi capace di indirizzare la scelta delle opere in modo specifico.
Si possono così leggere i mutamenti culturali intervenuti durante un secolo, il ruolo che il lavoro ha assunto durante i diversi periodi e quello che ha nella prospettiva di vita individuale e collettiva, la presenza o l’assenza nelle opere d’arte di questi temi e la loro diversa declinazione.
Un angolo di osservazione originale e capace di contribuire a cogliere i mutamenti sul ruolo culturale e sociale del lavoro nella società e nell’arte, la sua stessa evoluzione e i mutamenti di prospettiva, così come vengono intuiti dagli artisti delle cosiddette "arti figurative".