Jack London è lo pseudonimo di John Griffith London, scrittore statunitense. La sua figura è una delle più singolari e romanzesche della letteratura americana: figlio illegittimo di un astrologo, cresciuto dalla madre e dal suo secondo marito, John London abbandona la scuola a 13 anni e diventa rapidamente adulto tra Oakland e San Francisco con ladri e contrabbandieri, praticando vari mestieri non sempre legali tra cui strillone di giornali, pescatore clandestino, cacciatore di foche, operaio, lavandaio, venditore porta a porta, avventuriero alla ricerca dell'oro in Klondike. Nel 1897 lascia San Francisco per l'Alaska sulla scia della febbre dell'oro scoppiata in quegli anni. Tra mille peripezie raggiunge il Klondike, e prosegue al di là delle montagne, fino a Dawson City in Canada e lungo il fiume Yukon. Non troverà l'oro che cercava ma riporterà a casa qualcosa di più prezioso: un immenso tesoro di osservazioni e di ricordi che trasformerà poi nelle sue opere più famose. Pur avendo abbandonato gli studi, fu un gran divoratore di libri di ogni genere, e riuscì a diventare per circa un quindicennio uno degli scrittori più famosi, prolifici e meglio retribuiti della sua epoca, per finire poi suicida, distrutto da un eccesso di uricemia indotta dall'alcool. Introduzione di Valerio Evangelisti.