Il contenuto di questo libro è il risultato di una rivisitazione di una tesi di laurea dedicata all'autore Giovanni Pascoli. In particolare ci si è voluti soffermare su un aspetto talvolta dimenticato di questo scrittore, il quale finisce troppo spesso per essere relegato meramente alla poetica del fanciullino. Partendo da una breve lettura del contesto storico-culturale di riferimento, della crisi che investe la società e l'intellettuale alla fine del XIX secolo, si giunge ad analizzare la profonda riflessione pascoliana sull'esistenza umana: una riflessione tutt'altro che pessimistica, che pone l'uomo in relazione con esseri piccolissimi ed effimeri e corpi giganteschi ed apparentemente eterni, in una condizione di «perenne morire» che è anche un «perenne rivivere».