Il Kuwait possiede e gestisce cinquemila stazioni di servizio sparse in tutta Europa, con il (non troppo velato) marchio Q8; queste stazioni, inizialmente pensate come investimento per assicurare al paese un mercato di esportazione del petrolio, presto diventano un sistema di cinquemila ambasciate, ognuna parte di un esercizio di concezione di una politica estera che prende quel che è spesso percepito come infrastruttura generica e lo usa per creare una co-dipendenza politica ed economica al servizio della longevità dello stato. In un paese di un milione di abitanti che esporta il dieci percento del petrolio mondiale, la narrativa di stato è indissolubilmente legata alla proiezione di benessere verso l'esterno, e le stazioni Q8 sono una pedina fondamentale. Questo volume è una guida alla strategia di Q8 in Europa: raccoglie le foto di millecinquecento stazioni, include un'intervista all'ex CEO di Q8, che esamina la storia della compagnia e del brand, e propone il progetto di nuove stazioni per completare la prossima fase di Q8/Kuwait all'estero. La pubblicazione include una postfazione di Todd Reisz, studioso di Dubai ed editor di Al Manakh, che approfondisce il ruolo delle stazioni Q8 nel contesto di una più ampia proiezione delle identità della regione verso l'estero. Postfazione di Todd Reisz.