Lungo i navigli, le "vie liquide" di una Milano alla vigilia del Natale del 1978, Ugo, la Marisa, la Nina e il Professur vanno alla ricerca del porto da cui sono partiti. Sullo sfondo, tavoli di osteria tra una cassoeula e un rognone, banconi da bar tra un bianchino e un caffè, e le partite dell'Inter e del Milan ascoltate al transistor, la domenica pomeriggio. Perché, in fondo, da Lacchiarella e Zibido San Giacomo alla Svizzera, «Milano, fin dove arriva l'acqua, è una città di campagna».